Rappresentato per la prima volta nel 1838, il dramma Ruy Blas di Victor Hugo è la storia di un uomo che si ritrova a rivestire un ruolo (e un nome) non suo e che solo dentro questo inganno riesce a utilizzare al meglio le sue qualità, i suoi valori e avvicinarsi a un amore altrimenti impossibile.
Ruy Blas parla di un inganno che alla fine non può che essere svelato e parla di un sogno che, come tutti i sogni, è destinato a finire. È una storia magnifica che attende di essere reinventata per poter esplodere ancora oggi con tutta la sua forza.
Nella rilettura che ne fa la compagnia teatrale Il Mulino di Amleto in collaborazione con Kataplixi Teatro, esplodono le domande sul rapporto tra potere e storia, tra azione individuale e collettiva, il conflitto tra la dimensione privata e pubblica delle nostre azioni, tra amore e ragione, il tutto all’interno di una trama immaginifica e pop, in cui per un attimo potremo sentirci #tuttieroi.
Ruy Blas diventa così una favola universale in cui emergono l’umanità e la crudeltà che non smettono mai di rappresentarci, un favola contemporanea sulla corruzione, sull’ingiustizia e sul potere, sulla vendetta che vince sull’amore, ambientata in un mondo lontano solo in apparenza..
Il progetto è promosso da Tedacà ed è realizzato con il contributo di SIAE – Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura. Gode inoltre del supporto dell’Alliance Française di Torino, partner di progetto, ed è inserito nel programma 2017 della Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva di Stalker Teatro. L’anteprima dello spettacolo si svolgerà il 28 settembre 2017 alle Officine Caos di Torino, mentre lo spettacolo definitivo debutterà in occasione di un evento speciale che inaugurerà La Dolce Rivoluzione, prossima stagione del teatro bellARTE.