Venerdì 13 aprile 2018 ore 21
Teatro bellARTE – via Bellardi 116 – Torino
Biglietteria: intero € 10 / ridotto € 8
(In abbonamento)
Testo Spiro Scimone
Regia Carlo Cecchi
Con Francesco Sframeli e Spiro Scimone
Scena e costumi Sergio Tramonti
Disegno luci Domenico Maggiotti
Produzione Compagnia Scimone Sframeli
Durata 50 minuti
Premio Istituto Dramma Italiano 1994 “Autori Nuovi”
Medaglia d’oro Istituto Dramma Italiano 1995 per la Drammaturgia
Due solitudini che convivono, due uomini ai margini della vita. Si ritrovano chiusi nello spazio di una cucina, attorno al tavolo che domina al centro di quell’unico ambiente che è casa, rifugio, tana dove entrambi si nascondono a sé e al mondo. Entrambi incapaci di decidere del proprio destino, l’uno sempre in giro, per misteriosi incarichi, forse un killer, costretto a ubbidire agli ordini di un invisibile mandante, l’altro ad affidarsi alle pasticche e al lumicino acceso davanti all’immagine del Sacro Cuore, nel rifiuto di ammettere la malattia che lo sta uccidendo.
Nunzio è un atto unico scritto in lingua messinese, costruito su un dialogo serrato, fatto soprattutto di domande e risposte ribattute, ossessivo nelle sue ripetizioni. Giacché l’ossessione circolare è la sua misura, è lo specchio fedele di una situazione senza uscite. O meglio: da cui non si vuole uscire, perché quel che s’intravede al di là è solo un buco nero senza ritorno.