Venerdì 19 gennaio 2018 ore 21
Teatro bellARTE – via Bellardi 116 – Torino
Biglietteria: intero € 10 / ridotto € 8
(In abbonamento)
Di Emanuele Aldrovandi
Regia di Marco Maccieri
Con Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò Regia di Marco Maccieri
Scene Antonio Panzuto
Disegno luci Fabio Bozzetta
Costumi Francesca Dell’Orto
Produzione BAM Teatro / MaMiMò
Con il contributo del Premio Riccione per il Teatro
In collaborazione con Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria 2014
In collaborazione con il Comune di Correggio – Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli /
Giornate Tondelliane 2014
Durata 70 minuti
Testo vincitore del 10° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
Un uomo indebitato finisce vittima di un gioco al massacro riservato a facoltosi in cerca di emozioni forti. Homicide House è una parabola sui pericoli della nostra società: può succedere che alcuni pezzi della nostra anima scompaiano lentamente, lasciando il posto a una lucida e spietata intelligenza fine a se stessa. Ma bisogna credere nel potere di calcolo e controllo del nostro cervello oppure nella forza invisibile di ciò che sentiamo? Come possiamo affrontare questa scelta?
“Sinistra e infantile parabola sugli incerti confini tra il vero e il falso, testo introspettivo dal piglio ironico-favolistico, Homicide House è un coraggioso tentativo di scrittura drammaturgica verticale, in grado di farsi carico di una matrice teoretica/concettuale che mette in atto una morbida elusione del tragico.
Uomo, che nasconde alla donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a pois e Tacchi a spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma con un puntuale esercizio della parola. La Casa degli omicidi è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con le sole armi di tortura. Un’idea originale alla base della scrittura, con un linguaggio disinvolto e agile nell’alternare isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento”.
Motivazione della giuria del premio Tondelli 2013