DOVE
Teatro Bellarte
via Bellardi 116, Torino
QUANDO
11 novembre, ore 21.00
12 novembre, ore 19.00
13 novembre, ore 19.00
Prima nazionale per il progetto Residenze del Teatro Bellarte
BIGLIETTERIA
Biglietto unico 10 euro
INFO E PRENOTAZIONI
biglietteria@tedaca.it / cell. 3348655865
(Il telefono è operativo da lunedì al venerdì; dalle 15.00 alle 18.00)
Un testo del grande Annibale Ruccello
Il progetto è quello di mettere in scena il testo con cui ebbe notorietà Annibale Ruccello, artista di spicco delle avanguardie teatrali napoletane degli anni ’80, scomparso prematuramente nel 1986 a causa di un incidente stradale. Annibale scrisse il testo in una quindicina di giorni in seguito ad un licenziamento volontario dalla Sovrintendenza dei Beni etno-antropologici di Napoli, dove era stato assunto l’anno prima. Questo testo rivoluzionò la sua vita, consacrandolo tra i più importanti innovatori della scena e della drammaturgia italiana più recente.
La storia che racconta è ancora viva e pulsante, adatta ad essere proposta al pubblico di oggi: tratta la tematica della solitudine e della discriminazione in un composizione drammaturgica perfetta, scritta in dialetto napoletano e in italiano. Lo stile è tragicomico con uno spiccato gusto noir e thriller.
La trama di "Le cinque rose di Jennifer"
Le cinque rose di Jennifer racconta di due travestiti napoletani ma racconta anche e, soprattutto, la solitudine.
La solitudine come rovescio della medaglia della speranza che Jennifer mantiene dentro di sé, fino alla fine, e racconta con forza anche la condizione dell’emarginato, quella di chi si deve nascondere. Jennifer è in trepidante attesa del ritorno di un amore fugace, Franco, conosciuto tre mesi prima in una discoteca. La protagonista compie azioni quotidiane e attende la telefonata del suo amato. Nel frattempo alla radio, le canzonette anni ’60 (Patty Pravo, Romina Power, Ornella Vanoni, Mina, Milva) vengono inframezzate da programmi dove i travestiti fanno dediche musicali e si sfogano con la speaker dei loro problemi esistenziali.
Intanto la speranza di una chiamata da parte dell’amato, delusa di volta in volta dalle numerose interferenze che interessano la linea telefonica in quella zona, si trasforma in un pensiero ossessivo e in un isolamento volontario, ulteriormente acuito dalle recenti notizie di un serial killer le cui vittime preferenziali sono proprio i travestiti del quartiere. La modalità degli omicidi è sempre la stessa: al centro della stanza, chiusa dall’interno, la vittima viene trovata deceduta per un colpo di pistola in bocca. Sul suo corpo, la firma del killer: cinque rose rosse. Ma quella che, in apparenza, è un’incessante serie di delitti a opera di un maniaco, si svela man mano come la conseguenza estrema di un profondo senso di angoscia e solitudine.
Il progetto Residenze al Teatro Bellarte
Raccontare, interrogare, indagare il presente e immaginare il futuro attraverso la creazione artistica sono alcuni degli obiettivi che intendiamo perseguire sia come compagnia sia come organizzatori del Teatro Bellarte. Inoltre siamo consapevoli che gestire uno spazio teatrale - dove noi per primi siamo cresciuti e ci siamo formati - dà luogo anche alla responsabilità di metterlo a disposizione di altrə artistə e colleghə che non dispongono di un luogo in cui poter dedicare il giusto tempo alla costruzione dei propri spettacoli. Da questi fondamenti, nasce l'esigenza di creare un progetto incentrato sulle residenze artistiche, in cui oltre alle messa a disposizione gratuita del teatro, cerchiamo di rispondere alle necessità degli artisti ospitati, con l'intenzione di fornire un sostegno alle carriere artistiche, nonché alle competenze professionali dei lavoratori dello spettacolo.
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
Testo Annibale Ruccello
Regia, scene e costumi Marco Intraia
Primo spettatore Danio Manfredini
In scena Marco Intraia e Flavio Vigna
Voce radiogiornale Federica Tripodi
Voce speaker Amalia Ruocco
Voci travestiti Ivano Bruner, Aldo Rendina
Sound designer Guglielmo Diana
Light designer Serafino Sprovieri
Assistenti alla regia Federica Gisonno, Claudia Tura
Ringraziamenti Simone Schinocca, Domenico Castaldo, Cinzia Martini, Agostino Porchietto, Luca Busnengo, Dario BarbieBlu Belotti, Carla Balducci, Federica Tardito, Mariachiara Dellora, Marina Pinto e tutti i colleghi attori partecipanti al progetto "Repertorio" diretto da Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete
Foto Marianna Pandolfo
Spettacolo realizzato con il supporto di Tedacà per la residenza al Teatro Bellarte
e con il supporto in residenza artistica di Piccola Compagnia della Magnolia