Al via il progetto
SIEDITI VICINO A ME
Il teatro incontra il mondo – attività per minori migranti
TORNA IN SCENA LO SPETTACOLO
LA FORESTA CHE CRESCE
“Fa più rumore un albero che cade di un’intera foresta che cresce”
Giovedì 14 dicembre 2017 – ore 21.00 –
Teatro Astra – Via Rosolino Pilo 6, Torino
Ingresso gratuito
Nel corso dell’anno 2017 il Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato per i Diritti Umani, ha promosso con continuità i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In questo ambito di intervento nascono le attività per i minori migranti all’interno del più vasto progetto Siediti vicino a me – Il Teatro incontra il mondo sostenute dal Consiglio e curate dalle compagnie Almateatro, Acti Teatri Indipendenti e Tedacà.
La situazione attuale ci parla di un numero sempre maggiore di minori migranti che arrivano in Italia soli, senza adulti di riferimento. I centri che li accolgono si trovano spesso nella necessità di affrontare rapidamente problemi di relazione molto complessi. Quando i minori vengono trasferiti nelle Comunità ed iniziano un percorso scolastico e formativo professionale, l’uso del mezzo teatrale può svolgere una funzione indispensabile. Il teatro crea comunità, rapporto con gli altri, è gioco, diverte e fa pensare. Il teatro fornisce regole senza che tu te ne accorga, aiuta nell’apprendimento della Lingua Italiana e si può fare anche senza parlare.
Per questo, il progetto, che vede il Patrocinio della Città di Torino, ha promosso la realizzazione di due laboratori teatrali condotti dalle tre compagnie e rivolti ai minori , ospiti di due comunità di Torino: la Comunità HOME BLU – Comunità di prima accoglienza minori stranieri non accompagnati – progetto SPRAR, di Via Verolengo 115, gestita dalla Cooperativa Biosfera e il Centro di accoglienza minori stranieri non accompagnati San Luigi in Via Ormea 4. Le Comunità per minori sono state scelte sia per conoscenza diretta sia su indicazione dell’Assessorato Regionale alle Politiche giovanili, Diritto allo studio universitario, Cooperazione decentrata internazionale, Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione. I laboratori hanno coinvolto direttamente nel lavoro teatrale due gruppi di ragazzi.
Il frutto del lavoro portato avanti nei laboratori ha dato vita ad azioni sceniche inserite all’interno dello spettacolo teatrale “La foresta che cresce” – unico progetto teatrale piemontese a vincere il Bando MigrArti 2017, indetto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Spettacolo, realizzato da Tedacà, Acti Teatri Indipendenti e Almateatro, in collaborazione con Isola di Ariel, LVIA, Arte Migrante ed Equilibri d’Oriente che ha portato in scena giovani di seconda generazione, insieme a giovani richiedenti asilo e a giovani Italiani. Il debutto è avvenuto con grande successo di pubblico [più di 800 persone] il 15 luglio 2017 nel Parco della Tesoriera di Torino, all’interno della programmazione dell’Evergreen Fest.
Lo spettacolo “La Foresta che cresce” in questa nuova forma – con l’integrazione delle azioni sceniche frutto dei laboratori con i minori stranieri – sarà rappresentato al Teatro ASTRA di Torino giovedì 14 dicembre 2017 alle ore 21.00
Sulla scena si affronta il tema dell’immigrazione in una dimensione di crescita per la comunità, come risultato di un percorso artistico e culturale di confronto e riflessione dei partecipanti sulle proprie esperienze. Il progetto e lo spettacolo “La foresta che cresce” sono stati ideati e diretti da Gabriella Bordin, Beppe Rosso e Simone Schinocca. Le tre compagnie Tedacà, Acti e Almateatro hanno condotto insieme una serie di laboratori teatrali con la collaborazione e consulenza di Valentina Aicardi, Ornella Balestra, Suad Omar, Sara Consoli e Vesna Scepanovic.
Le tre Compagnie hanno lavorato coinvolgendo i giovani del gruppo Arte Migrante che praticano inclusione sociale con metodologie di tipo artistico favorendo l’incontro e il dialogo. Tutti hanno sviluppato un percorso di conoscenza e di ascolto verso gli altri e hanno trovato uno spazio in cui esprimere e condividere storie, sensazioni, interrogativi, timori, generando insieme una costruzione drammaturgica che parte dal loro vissuto e dalle loro aspirazioni. Fondamentale, a tal proposito, la presenza dei giovani di seconda generazione che, per la loro esperienza di vita, si pongono in modo naturale come “Ponti tra due società”. Il loro apporto è ancora più importante oggi in Italia, in un momento storico di dibattito e scontro politico sulla proposta di legge per la riforma della cittadinanza e sul principio dello Ius Soli.
Obiettivo della performance è raccontare non tanto la dimensione delle difficoltà quanto quella delle prospettive future. “Fa più rumore un albero che cade di un’intera foresta che cresce” recita un antico detto. Partendo da questa riflessione si racconta il fenomeno migratorio da un altro punto di vista: attraverso storie, amori e desideri di chi oggi, giovane, vive in Italia, cioè di quella generazione che possiede il potenziale e l’energia per arricchire di diversità e bellezza la società in cui abita e di cui costruirà il futuro.